mercoledì 19 novembre 2008

Il destino di un guerriero - Ep. 26

I due messaggeri sono uno di fornte all'altro, Ashard nota a terra Sarthan ed evitando di perdere altro tempo si lancia in volo radente. Il Messaggero Nero con un pugnio colpisce Ashard sulla schiena, facendolo strisciare a terra. Il ragazzo si tira su, ma subito il Nero lo prende per i capelli, e con una ginocchiata in volto gli fa sanguinare il naso. Ashard rimane in ginocchio disorientato, con lo sguardo cerca Sarthan e lo nota più vicino, sembra ancora vivo, ma c'è poco tempo.
Il messaggero Nero sorride nel vedere la facilità con cui sta battendo Ashard "Mi deludi Guardiano! Pensavo sarebbe stato più difficile... meglio così, mi madre non dovrà attendere troppo per avere il suo regno" Ashard alza di scatto lo sguardo verso il Messaggero Nero sentendo quelle parole "Tua madre?" Ashard domanda inconsciamente "Si, purtroppo tu hai visto solo l'inizio... ma sarà il più grande regno di tutti, sarà un mondo di pace e prosperità!" il Messaggero Nero elogia questa misteriosa madre di cui parla, Ashard ne approfitta per avvicinarsi a Sarthan. "Basta parlare ora! E' ora di morire!" il Messaggero Nero estrae la spada e si avvicina ad Ashard, il ragazzo però non si fa cogliere di sorpresa, muovendo la mano contro di lui lo scaglia contro una parete.
Sarthan cerca di morire da guerriero senza agonizzare troppo, quando si accorge di Ashard vicino a lui. Ashard posa la mano sulla ferita del Guardiano e gli sorride "Non preoccuparti, l'ho già fatto in condizioni peggiori..." Sarthan annuisce sentendo il calore sulla ferita.
Quando tutto sembra apposto, Sarthan sgrana gli occhi come per dire qualcosa ad Ashard. Purtroppo è troppo tardi e il Messaggero Nero, che nel frattempo si è rialzato, colpisce con un calcio nel costato il ragazzo. Ashard rotola a terra e si rialza qualche metro più lontano "Adesso mi hai stufato! Vuoi uccidermi!? ORA SONO PRONTO!". Il Guardiano della Luce si scaglia contro l'avversario che stringendo l'elsa della spada colpisce con un fendente orizontale, Ashard si lancia passando al pelo sulla spada e rotolando oltre il Messaggero Nero. "Allora un pò hai studiato..." con un gesto della mano Ashard viene spinto a terra, poi il Messaggero Nero alza un braccio al cielo ed invoca la dea dell'aria. Ashard prova a rialzarsi, mentre del cielo cade un'enorme blocco di ghiaccio che si frantuma a terra dove si trova il ragazzo. "...ma non troppo direi" il Messaggero Nero si fa una risata camminando verso il punto dell'impatto. Ashard si sta trascinando, sul suo corpo le ferite si stanno rimarginando, ma il dolore è forte comunque. "Sai qual'è il bello Guardiano? E' che siamo immortali, quindi finchè non ti stacco la testa dal collo ti posso fare tutto il male che voglio..." il Messaggero Nero si fa un'altra risata "...potrei fare il poeta, magari ci penso dopo che ti ho finito". Ashard prova a tirarsi su, il Messaggero Nero piega la testa da un lato e lo guarda come a compatirlo, poi tende la mano con il palmo in alto e Ashard si solleva da terra "Questo è un gioco divertente", muovendo la mano nell'aria Ashard viene scagliato una ventina di metri più avanti. Il corpo del ragazzo rotola a terra, Ashard questa volta riesce ad alzarsi, il dolore e sempre forte. Il Messaggero Nero cammina verso di lui raccogliendo una lancia "Cosa fai vuoi reagire? Per me non c'è problema, almeno occupo mezza giornata" Ashard cercando di stare impiedi sussurra "Ma la smetti di parlare?" "Ma parli ancora...?" risponde il Messaggero Nero "Perchè non mi ammazzi subito così non devo sentirti più!" Ashard stuzica l'avversario che lo prende in parola. Il Messaggero Nero prende bene la lancia e la scaglia contro Ashard, il ragazzo non si muove neppure, un'aura dorata circonda il ragazzo e la lancia al contatto va in pezzi. Quando Ashard ferma l'incantesimo si accorge del Messaggero che gli si sta scagliando contro, purtroppo e troppo tardi e i due rotolano a terra. I due si scambiano dei, poco nobili, pugni, Ashard riesce ad assestare qualche colpo utile. Abilmente, sfruttando la sua naturale disonestà, il Messaggero Nero estrae uno stiletto e lo infila tra le costole del Guardiano, subito con un colpo d'ali il Nero si allontana. Ashard rimane a terra imprecando contro l'avversario, il Messaggero se la ride, e si avvicina "Mi hai stufato..." con lo sguardo cerca la spada, e Ashard in quel momento con un colpo secco toglie dal suo costato lo stiletto e lo conficca nel fianco dell'avversario. Il Messaggero Nero urla verso il cielo, Ashard scatta verso di lui e mettendo la sua mano sulla fronte dell'avversario inizia a recitare le formula per l'Estrazione dell'Anima. Il Messaggero Nero si divincola liberandosi "Che mi stai facendo", scuote la testa a si lancia in volo. Ashard si tocca la ferita ormai rimarginata e guarda l'avversario allontananrsi, un colpo d'ali e si lancia in volo al suo inseguimento.
Alaya guarda la scena dall'alta torre del consiglio vicino al suo trono "Ashard dovrebbe rinunciare alla sua idea, dovrebeb sacrificarsi per tutti noi", Anton non risponde, in fondo spera che il ragazzo riesca nell'impresa. Olan guarda Alaya che si avvicina ad Anton facendo sventolare la tunica nera che indossa "Può riuscire, così il mondo sarebbe realmente libero".
Ashard riesce a volare più veloce dell'avversario ancora ferito, il Messaggero si accorge della tistanza e si volta di colpo con in mano la spada, Ashard lanciato verso di lui non si ferma e la spada lo trafigge! Il Messaggero Nero guarda con un leggero sorriso Ashard "Sei stato bravo, abile, ma ora il regno è mio!" "Stolto..." con le poche forze rimaste Ashard mette la mano sulla fronte dell'avversario ed inizia a recitare le formula tenendo questa volte il nemico stretto a se. I tue avvinghiati non riescono più a volare e precipitano in mare svanendo nelle profondità, come sedici anni prima le profondità del mare assistono alla fine dei messaggeri, alla conclusione del circolo, prima del suo reinizio.
Anton china la testa "E' finita..." Alaya vicino a lui "Si è proprio finita" e con un gesto veloce la Shapha pugnala Anton che la fissa incredulo, Olan prende tra le braccia l'amico "Alaya ma sei pazza? che hai fatto!!!?" Alaya cammina lenta verso il suo trono "ALAYA!!" Olan è disperato, si sente calato in un'incubo, Alaya si siede di botto sul suo trono, il vestito nero cala lento ai suoi piedi. Olan guarda qull'immagine terribile, sembra di guardare in faccia la morte che si gode il suo momento di gloria. "Olan, amico mio... tra poco raggiungerai Anton, ti devo uccidere, in quanto... tu, hai ucciso il mio caro, amico, Anton" Alaya guarda Olan con uno sguardo di pietà "Sei pazza, sei veramente pazza... i Guardiani non ti seguiranno mai!" "I Guardiani? Ormai non sono altro che un gruppetto di uomini senza una guida..." risponde Alaya "...o per lo meno, ne avranno una nuova quando Anton sarà morto" Olan non sa cosa dire, Alaya ha raggirato tutti e ora sta per concludere tutto. La donna si alza prendendo la spada appoggiata al trono, con passo lento si avvicina ad Olan, la lama della spada è trascinata dalla donna, il sibilo che si sente sembra il sibilo del serpente che sta per mordere la sua preda.
Un improvviso rumore, la porta si spalanca. Alaya si volta e vede a terra le due guardie che erano fuori dalla porta, alzando lo sguardo incontra gli occhi di Ashard. "Sei vivo?" Alaya è sorpresa, guarda un'attimo Olan poi nuovamente Ashard "Meno male che sei arrivato! hanno tentato di uccidermi..." Olan insorge subito "Lei ha accoltellato Anton!" Ashard si avvicina ad Alaya "Per fortuna l'incantesimo ha funzionato e sono arrivato in tempo..." Alaya sorride, Olan ha lo sguardo terrorizzato "Ashard...". Ashard in piedi vicino ad Alaya fissa Olan "L'incantesimo ha funzionato, il Messaggero Nero è morto ed io ho aquisito al sua essenza e si suoi pensieri... madre" Alaya capisce che Ashard ora sa tutto, "Sapevo che farti trovare quel libro di incantesimi nella biblioteca di Sefiro poteva essere pericoloso, ma per mia fortuna, l'Estrazione dell'Anima ti ha tolto l'immortalità!" dicendo questo Alaya trafigge Ashard con la spada, la Shapha spinge a terra Ashard ritirando dal suo corpo la spada insanguinata. Olan che per un'attimo sperava di salvarsi crolla nella disperazione, Alaya si volta verso di lui "Ora finiamola con questa farsa!" "Alaya...!" Ashard richiama l'attenzione della Shapha "Ho perso l'immortalità, ma non i miei poteri!" il Guardiano tende la mano verso di lei e la donna viene scagliata fuori dalla finestra, Ashard si rialza mentre la ferita si rimargina, Olan rimane basito. "Rimani con Anton e non lo lasciare per nessuno motivo" ordina Ashard a Olan, poi si lancia fuori dalla finestra. Alaya vola veloce, ma il ragazzo è superiore a lei nel volo, allora la donna richiama e se le forze dell'aria e una serie di fulmini sfiorano Ashard. Il ragazzo si avvicina minaccioso alla Shapha "Muori Ashard!", la donna lancia la spada verso il ragazzo che prontamente la evita, purtroppo questo serviva solo a distrarlo mentre lei invocava ancora le forze dell'aria. Ashard sente le ali pesanti e si accorge che si stanno ghiacciando "Alaya perchè?!" Ashard recipita.
La Shapha atterra vicino al luogo dell'impatto, sulla strada principale di Paragon, il ragazzo cerca di alzarsi, ma ora è veramente indebolito. La donna cammina verso di lui invocando per l'ultima volta i fulmini del cielo "Mi spiace Ashard avremmo potuto regnare su tutto il mondo", una fiammata avvolge Alaya che urla in preda alle fiamme, la donna vaga per la strada, le fiamme sembrano eterne. Ashard cerca di capire che cosa è successo e vede Sarthan che si avvicina "Dovevo ricambiare il favore, non potevo permettermi di vivere con un debito verso un uomo", il farnint sorride, cosa strana per lui. Le fiamme intanto consumano Alaya che ormai è irriconoscibile e giunta al porto cade in mare anchessa persa per sempre.
Tornato in cima alla torre con Sarthan, Ashard ridona la vita ad Anton. Il vecchio guarda Ashard "Hai compiuto il tuo destino?" "Ho liberato le terre..." risponde Ashard "Cosa farai ora?" chiede Anton "Resterò a Paragon, ad una sola condizione... che il consiglio torni al suo posto, con la sua saggia guida" Anton sorride.

martedì 4 novembre 2008

Verso il regno di Paragon - Ep. 25

"Figlio mio, è il momento che tu esca a portare le tenebre su questo mondo... il tuo mondo!" una voce di donna si rivolge a qualcuno nell'ombra, una leggera luce illumina appena la figura a cui sono rivolte le parole. Uno Shapha, forse, "Madre, sono desideroso di uccidere il messaggero, dopo di che ti consegnerò le terre libere... il tuo regno!" la luce illumina per un'attimo la misteriosa donna che parla, e la Shapha che sta sta tessendo la sua malefica tela alle spalle di Paragon, ancora una volta non la si vede in volto. Lo Shapha si allontana, e dopo aver aperto una porta apre le ali, le sue quattro ali, per volare verso il suo destino.

Una delegazione How si trova a Paragon, tra loro c'è anche Anton, che nel frattempo è stato nominato 'Secondo Ambasciatore di Haisagar'. Anton aprofittando di un momento di pausa si reca al palazzo dell'ex consiglio di Paragon, il motivo della visità è quello di sapere che è successo ad Hairan. Alaya lo accoglie felicemente, nella sala del trono vi sono anche Sarthan e Olan. "Anton, caro vecchio amico" Alaya si alza per accogliere l'amico "Non sapevo fossi qua" Anton sorride "Siamo arrivati ieri... ho saputo quello che è successo ad Hairan" tagliando subito corto si rivolge diretto ad Alaya, la donna si fa seria "Si, è stato terribile, ma ho già risolto... la guerra, se ancora si può chiamare così, è ad un punto di svolta" Anton corruccia la fronte "Cosa intendi dire?" Alaya sorride soddisfatta di sorpendere Anton "Il messaggero è qui con noi, adesso è pronto". Da una stanza secondaria Ashard appare con passo lento, indosso porta la sua armatura da Guardiano, Anton sgrana gli occhi "Ora sai...?" "Si, sono io..." risponde Ashard senza esitare, Alaya prende la parola "Ora dobbiamo scovare il messaggero nero ed ucciderlo!" Anton scuote la testa "Ho meditato ad Haisagar, se Ashard uccide il messaggero nero, farà la sua stessa fine... dobbiamo renderlo inoffensivo..." Alaya con sguardo serio guarda Anton, Ashard invece sembra felice di sentire le parole del vecchio Guardiano "...se i due messaggeri restano vivi, non potranno nascerne altri e finalmente saremo in pace" Ashard si intromette felice di avere le stesse idee di Anton "Dobbiamo riuscire a creare un... un... qualcosa che impedisca in un futuro il verificarsi di questa... cosa", Anton annuisce comprendendo Ashard.

Fuori dalla sala del trono Ashard raggiunge Anton, "Guardiano Anton... posso?" Anton si volta continuando a camminare "Non sono più un guardiano Ashard" sorride "Mi scusi..." Anton camminando con vicino Ashard continua "Non ti devi scusare, spero solo di trovare un mondo per risparmirti la vita" Ashard annuisce poi prende la parola "Io avrei un'idea..." il ragazzo osserva Anton che lo ascolta "Continua pure", Ashard sorride "...si, c'è un'antico incantesimo, ormai proibito, l'ho trovato nell'area riservata della biblioteca di Sefiro" Anton si fa serio sa che se un'incantesimo e proibito, il suo potere è imenso "...si tratta della sottrazione dell'anima" "Ashard non te lo posso permettere!" lo ferma Anton, Ashard si ferma "Guar.. Amb.. Ant.. io.. così rimarrei solo io e spezzerei la catena, non nascerebberò più Messaggeri finchè io rimarrei in vita" Anton scuote la testa "E se l'animo malvagio del messaggero nero ti conquistasse? Ci ritroveremmo con un dio sulla terra che potrebbe indisturbatamente spazzarci via!" Ashard lo ferma, posando la sua mano, deciso, sulla spalla di Anton  "Prima che venisse imposto il sigillo sulle terre libere, gli dei minori usavano questo incantesimo per combattere, rubavano l'anima dell'avversario ne assimilavano i poteri e il nemico moriva..." Anton vorrebbe andare avanti ma Ashard lo tiene "...c'era un'effetto contrario però!" Anton si ferma attendendo ormai la conclusione "Quest'incantresimo è terreno, non è divino, e inspiegabilmente gli dei perdevano la loro immortalità!". Dopo le ultime parole di Ashard cala il silenzio nel corridoio, i due si guardano "Ashard, così perderai la tua immortalità..." Ashard sorride "Non ho mai voluto essere questa cosa, tornare ad essere un mortale mi ridarà una vita normale... e avrò sempre due ali in più degli shapha!".

Sulle mura di Paragon, che difendono la parte alta della città, i soldati controllano l'orizonte e la città dall'alto. Improvvisamente uno dei soldati nota un'uomo alato, vestito di nero, la sua armatura sembra quella di un Guardiano. Un'altro soldato gli si avvicina per chiedergli le generalità. Tutto è tranquillo, tutto è normale, improvvisamtne il soldato viene sbalzato via con un leggero gesto della mano dell'uomo. I soldati danno l'allarme e chiudono le pesanti porte della città, l'uomo alato apre le sue ali, quattro ali... "Il messaggero nero!!", l'uomo di avvicina al portone i soldati fuori dalle mura corrono verso l'uomo e vengono lanciati via. Un boato e la porta si spalanca e le due ante si piegano a terra. Sarthan che era stava andando verso il porto si trova davanti alla scena, con un leggero sorriso guarda il messaggero "E' un bel giorno per morire!" con un sorriso sicuro il messaggero lo attende. Sarthan parte di corsa e  quando sta per colpire viene lanciato via contro un muro, il farnint cade a terra piegato, il messaggero sorride "tu non sai con chi hai a che fare mortale!" dice sicuro il messaggero Sarthan inizia a ridere "Il fatto è che tu pensi di avere davanti un semplice soldato... io sono Sarthan il Grande!!" con un gesto della mano Srthan lancia una palla di fuoco verso il messaggero, il ragazzo alato viene preso di sorpresa e finisce a terra fumante "Hai osato troppo mortale!". Il messaggero si dirige verso Sarthan estraendo la spada, il farnint fa lo stesso "Pensi che io voglia combattere!?" con un gesto della mano Sarthan è disarmato, il messaggero lo prende per il collo e lo sbatte contro il muro "Ora muori o Sarthan il Grande!", il messaggero affonda il colpo sotto gli occhi increduli dei presenti, il più grande guerriero di Paragon caduto senza combattere. Il messaggero nero si volta verso il palazzo del consiglio.
Il palazzo è immenso, il messaggero sorride e si avvia verso le porte, ma un rumore lo ferma, guarda le grandi porte e vede della polvere cadere, poi un rumore assordante e le grandi porte del consiglio di Paragon si aprono, tra la polvere spunta Ashard.