martedì 27 maggio 2008

L'Accademia - Ep.5

Il mattino presto, vestiti di tutto punto i tre ragazzini si trovano davanti al portone dell'Accademia, Daneb si fa aprire e camminando quasi impauriti dalla mole della struttura, i tre seguono il Guardiano all'interno. Un fauno con indosso l'armatura da allenamento dell'esercito si avvicina "Guardiano Daneb, è un piacere rivederla... mi ha portato le nuove speranze per la patria?" si fa una risata belante mentre Barron guarda Tinud "un parente lontano?" sussurra, Tinud lo guarda storto. Daneb prende la parola "speriamo di si, li lascio a te, Krinik, mi raccomando falli sgobbare per bene" finito di parlare da una pacca al fratello e se ne va, Ashard si gira "vai già via?" Danaeb si volta "si, vi ho portati qui, ora tocca ai maestri..." Danaeb esce dal portone che si richiude quasi subito. "Bene, bene, bene..." si sfrega le mani il vecchio fauno "... io sono il Capo istruttore Krinik, e voi tre siete sotto di me finche non uscirete di qui, dovrete ubbidire a me... sopra di me ci sono solo i maestri e il Guardiano Anton, per ogni errore io vi punirò... vi forgerò... finchè non diventerete Guardiani" il tono diventa più duro man mano che il discorso avanza, il Fauno guarda i tre poi riprende "... per concludere nessuno fin'ora sotto di me è dintato guardiano..." "quindi non sei gran che..." si lascia scappare Barron, Krinik si ferma e lo guarda e indica un passaggio attraverso il muro "di là, corri attraverso gli archi, venti giri del perimetro esterno per avermi interrotto, e voi due resterete in piedi ad aspettarlo in silenzio..." "ma io..." Barron cerca di replicare ma subito il fauno aggiunge con calma "recidivo, trenta giri, ricorda un guardiano pensa agli altri e mai a se stesso, per ogni tua azione corrisponde un danno o un vantaggio per i tuoi compagni... medita sempre prima di agire" Krinik si volta e si porta tranquillo verso un punto all'ombra rannicchiandosi, Barron lo guarda "ma..." "BARRON!! corri e non parlare!" Ashard e Tinud lo interrompono per evitarsi altre sgridate.
Finalmente i tre arrivano nella camera che gli è stata assegnata, è sera tardi e sono affamatissimi, grazie e Barron e Tinud, il povero Ashard si è preso tre sgridate da Krinik, in compenso i due ora conoscono perfettamente il perimetro dell'Accademia. Tinud, il primo ad entrare si accoccola nel primo angolo a destra della porta su della paglia, Barron il secondo ad entrare fa notare subito che qualcosa non va "Porco ratto impestato dove sono i mobili!!" Ashard spunta da dietro la spalla di Barron "cosa c'è ora?" "non ci sono i mobili! dove cavolo dormiamo?! alla capra può andare anche bene, ma io voglio un letto!!" sbotta Barron, Ashard cerca subito di calmarlo mentre Tinud si sta già rialzando pronto alla rissa "ragazzi calmi, oggi mi sono beccato già troppe lavate di testa, facciamo così vado a parlare con Krinik e poi vi dico" guarda i due come se non avessero capito nulla "esco un'attimo, riuscite a non menarvi per un'attimo?" i due rimangono fermi, Ashard non sa se i due hanno capito, lento si sposta ed esce in cerca di Krinik.
Nell'immnsità dell'Accademi Ashard si perde, appese ai muri ci sono armi e arazzi ritraenti i grandi eroi di Paragon, il poco tempo sperato per risolvere il problema si allunga, Ashard si perde i quei corridoi enormi, dopo molto temp oriesce finalmente a raggiungere l'enorme mensa, seduto ad un tavolo con altri soldati si intravede Krinik. "Capo Krinik..." pronuncia avvicinandosi "...avrei un problema...", il Fauno di volta verso il ragazzo "problema? di che si tratta?", Ashard guarda i soldati un pò imbarazzato "nel nostro alloggio non ci sono i mobili", Krinik serio annuisce "è un bel problema... ma presto risolvibile, il vostro alloggio è vuoto perchè così" scoppi a ridere seguito dai compari del tavolo, Ashard non capisce e replica "cosa intende dire?" Krinik smette di ridere e tranquillamente spiega al ragazzo come funziona in accademia: "Ogni gruppo ha un'alloggio, e sarà il gruppo a sistemarlo, ogni gruppo guadagna dei crediti con cui può comprare, solo e soltanto in Accademia tutto quello che gli serve... voi siete arrivati oggi, avete preso tre note negative, quindi... siete in debito con me!" scoppia a ridere nuovamente, Ashard non replica più, si volta e si allontana mestamente.
Barron seduto sulla paglia contro l'angolo parallelo a quello di Tinud attende l'amico, Tinud invece è già rannicchiato e dorme profondamente, Ashard appare sulla porta e Barron lo scuadra: "novità? nel caso servono solo due letti, la capra si sente già a casa..." Ashard guarda la stanza, affianco alla porta c'è il piccolo bagno, per lo meno c'è l'acqua... nota che i suoi amici gli hanno lasciato un posto tra bagno e muro nell'ultimo angolo disponibile. Barron lo guarda camminare verso il suo angolo, deduce che qualocsa è andato male. "Ashard? tutto bene, cos'ha detto Krinik?" l'umano si siede sistemando un pò la paglia "che dobbiamo usare la testa, se vogliamo diventare Guardiani..." Barron lo segue nel discorso annuendo, i due continuano a chiacherare fino a notte fonda finche non crollano per la stanchezza.

martedì 20 maggio 2008

Paragon. Ep.4

La mattina del terzo giorno, il sole era appena spuntato e lei era li, il sole l'illuminava e lei risplendeva stupenda. Paragon, la città della libertà, ogni razza è uguale all'altra le differenze non sono considerate. Nel porto vi sono ancorate varie navi da guerra, commerciali e da trasporto passeggeri, verso destra si possono vedere gli attracchi degli How, non ostante possano nuotare hanno creato delle navi che possono andare sotto il mare, i ragazzini le guardano increduli avendone sentito solo parlare. I tre corrono da un lato all'altro della nave, sulla sinistra si vedono degli enormi galeoni attraccati a moli sorvegliati, Daneb inizia ad istruire i tre "quelli sono i moli Ambasciatoriali, li le delegazioni diplomatiche hanno attracchi parsonali", i Galeoni sono giganteschi, fregi d'oro e colori sgargianti che identificano le varie delegazioni. La nave lentamente si porta vicinino al molo, nel girarsi porta davanti agli occhi dei tre futuri cadetti l'immane mole del palazzo del consiglio di Paragon, un'enorme cupola con un'affusolata torre alta una cinquentina di metri, sulla destra a circa un kilometro dal consiglio sorge l'accademia. Una torre altissima a forma di cono, suddivisa in sei aree che si congiungono alla torre centrale, le sezioni più basse sono costruite a terrazze, ogniuna adibita ad allenamenti diversificati. Un gigantesco castello vicino all'Accademia è la caserma militare dove si allenano i soldati.
I ragazzini e Daneb scendono dalla nave, i tre si stano gustando gli ultimi momenti di libertà da bambini, Daneb lo sa e li lascia sfogare raccomandandosi solo che non si allontanino, i quattro si dirigno verso il palazzo del consiglio dove Daneb dovrà ragguagliarlo dell'accaduto. La passeggiata è lunga e Daneb ne approfitta per spiegare ai tre, poco interessati, come funziona Paragon; "...a capo di tutto c'è il consiglio, sei uomini e sei donne che decidono su tutti i fatti più importanti che riguardano Paragon e le terre libere... non governano, decidono secondo le leggi, non fanno le leggi quelle le ha decise il popolo quando ha fondato Paragon. Sotto il consiglio c'è il senato, che prende le decisioni più... terra terra... principalmente si occupa della parte diplomatica e di mantenere i rapporti con le varie città che fanno parte delle terre libere, della costruzione di strade e case... sotto di essi vi sono i guardiani e poi i soldati che fanno parte dell'esercito delle terre libere..." "Com'è strutturato l'esercito delle terre libere?" Daneb si ferma, quasi non si aspettasse una domanda, in realta pensava di parlare da solo e che i tre si fossero già dileguati. Barron lo guarda in attesa e Daneb fa un sorriso e continua "l'esercito è diviso in Guardiani e Soldati, benchè i guardiani facciano anche azioni diplomatiche... la forza è l'ultima risorsa da utilizzare, però se ci obbligano non ci tiramo indietro..." Daneb si fa una risata seguito dai ragazzini "...i Guardiani cono divisi in quattro gruppi: Cadetti, Guardiani semplici, Comandanti, Generali, definiti sempre Guardiani... anche i soldati si dividono in quattro gruppi: Reclute, Soldati semplici, Soldati, Capi..." Daneb guarda chi lo sta ascoltando e vede Barron e Tinud che si stanno gia menando per chi sarà un giorno Generale, Daneb li separa e tenendo Barron li mette in riga "nessuno di voi due diventerà Generale se non sapete controllare i vostri istinti! essere un Guardiano vuol dire essere un simbolo per il popolo, se non sapete dire una parola senza accapigliarvi ci sono ben altri posti dove andare, tipo l'osteria del porto di Hairan!" Daneb dopo la ramanzina cerca suo fratello.
Ashard si trova dinnanzi al grande portone del palazzo del consiglio, si volta e guarda il fratello "come si apre?" Daneb sorride "non si apre, solo il messaggero apre il portone del consiglio, e sapendo che il messaggero si rivela solo se c'è un grave disastro in vista... beh, spero non si apra mai" si fa una risata per non pensare al fatto che lui ha già visto una volta il messaggero. "ma da dove arriva il messaggero?" Ashard è curioso, più una cosa è misteriosa più lui si incuriosisce "ne parleremo un'altra volta, ora sono in ritardo..." Daneb taglia corto.

La sala del consiglio rappresenta l'uguaglianza e il rispetto per e tra il popolo che Paragon mette al primo posto, infatti la sala è tondeggiante con un enorme tavolo anchesso tondo al centro che simboleggia l'uguaglianza dei popoli del consiglio, la persona che deve conferire con il consiglio deve salire una scaletta che lo porta sul tavolo risultando di conseguenza più in alto del consiglio stesso, questo simboleggia proprio l'importanza che l'oratore ha nei confronti del consiglio. I tre ragazini restano fuori dalla sala appiccicati alle vetrate che danno sulla città, da li si possono vedere i cadetti che si allenano, piccoli puntini che si muovono sugli enormi terrazzoni dell'Accademia. Tra il palazzo del consiglio e l'Accademia un lungo viale alberato, un numero altissimo di persone che si muovono in ogni direzione lo invade, nella parte centrale le carrozze che portano i diplomatici o i visitatori in giro per la città.
Daneb entra con passo lento nella sala e si dirige alla scaletta, il consiglio lo osserva, non è la prima volta che si trova a parlare dinnazi a loro, ma questa volta il fatto è serio e teme che la cosa possa aggravarsi. "Guardiano Daneb, abbiamo saputo che un'orda ha attaccato Jeffer... ci spieghi bene" Sarthan prende la parola e chiede il rapporto di quello che è successo a Daneb, il Guardiano si volta verso di lui e fa un sospiro, Sarthan è un Generale come tutti i membri del consiglio, è un Farnint glorioso l'unica persona per cui un Farnint direbbe di essere più debole. "tre giorni fa..." comincia Daneb "...mentre mi trovavo in visita ai miei parenti. Un'orda di circa un centinaio di uomini ha assaltato la città, non ci sono state vittime... per fortuna il contingente del comandante Arkan era li e l'Orda non è neppure riuscita ad entrare in città..." una voce anziana lo interrompe "come sta tuo fratello... Ashard?" Daneb si volta verso la voce. Anton, umano, più vecchio di quanto lui non si ricordi di essere, ha combattuto la grande guerra, ha conosciuto il padre di Daneb "come sta?" Daneb non risponde subito, quando riordina le idee guarda Anton e risponde senza capire la domanda "bene...", "quanti anni ha?" Daneb riceve la seconda domanda, "quindici..." "il Comandante Arkan ci ha fatto sapere che è venuto con te" Alaya, una Shapha, sorride e lo guarda "spero di conoscerlo" "è qua fuori" risponde incosciamente Daneb. La riunione dura acora a lungo e i ragazzini all'esterno si stufano velocemente, la porta si spalanca e Daneb ne esce con affianco una splendida Shapha, i tre si innamorano subito... "La smettete di fare quella faccia da beoti?" Daneb li rimprovera scherzosamente "... dei guardiani non si comportano così", Alaya sorride "non rimproverarli su, siamo stati ragazzi anche noi..." "non li conosci, preferirei un'attacco di zecche del deserto" Daneb prende in giro i tre, mentre Alaya si avvicina a Ashard scompigliandogli i capelli "Ashard figlio di Dealon, è un piacere conoscerti, un futuro Guardiano che illuminerà il mondo" Ashard sorride "Spero di diventare bravo come mi fratello... ma c'è ancora tanta strada da fare" "Dipende solo dalle persone..." Alaya chiude il discorso e saluta Daneb, lenta con passo leggero si allontana... gli altri membri del consigli escono e salutano cordialemtne Daneb, qualcuno si avvicina, sorride e da una pacchettina ad Ashard.

martedì 13 maggio 2008

Il Viaggio. - Ep.3

Ashard non può fare a meno di ridere, Barron piegato fuori bordo, battuto dal più ostico degli avversari... il mal di mare, Tinud si sta rumorosamente sgranocchiando una carota. Il mare è calmo, il vento buono, al momento nulla potrebbe fermarli. Daneb esce da sottocoperta, vedendo Barron in quelle condizioni si avvicina sorridendo: "Vedo che la nostra futura elitte si sta dando da fare... scandagli il fondale?" un'imprecisato grugnito si fa largo tra rumori vari, Ashard guarda il fratello "cosa volevano le orde ieri?", Daneb si appoggia al sostegno dell'albro maestro "il villaggio, forse per le navi... Hairan non avrebbe più un cantiere per le riparazioni... però non lo so, sono imprevedibili quelli" Tinud getta il fondo della carota in mare, si siede e da un pugno al sedere di Barron "ma chi sono i ribelli?" "gente senza un futuro..." comincia Daneb "...persone che credono nell'anarchia, non accettano il Consiglio di Paragon, adoratori del messaggiero nero e che sperano nel suo ritorno..." Tinud si intromette "ma lui voleva la distruzione del nostro mondo... come possono adorare un essere che vuole spazzare via... te la tua cultura e tutto...", Barron si siede, il viso è pallido, Daneb continua "...il signore delle terre nere, il messaggero nero, porto nel suo esercito esseri di tutte le razze... Fauni, uomini, Farnint... " nella mente di Daneb si riaffacciano quei momenti...
<"mamma!!" Rian tiene Daneb tra le braccia, il mare si alza sempre di più, la costa bassa dove si trova il porto è già sommersa le truppe di How dell'esercito oscuro si avvicinano al villaggio. Intanto l'esercito delle terre libere prova a tenere il lato ovest dove i l'esercito oscuro è più numeroso, tra gli uomini di Paragon c'è anche il padre di Daneb, la sua armatura da Guardinano e sporca del sangue degli avversari, la sua lama abbatte un nemico alla volta, determinata, invincibile. Dal mare l'avanzata degli How è rapidissima, improvvisamente un boato, Daneb alza gli occhi al cielo e lo vede... ali nere, enormi ali nere...>
Daneb ritorna in se quanto sente Ashard che lo chiama "Daneb! Daneb! guarda la!!", il ragazzino indica un punto in alto nel cielo che lentamente si avvicina, sono Shapha, le armature argentee risplendono con il sole "è il contingente che il comandante Arkan ha richiesto, tra qualche ora saranno a Jeffer... saranno partiti questa mattina" Ashard sgrana gli occhi "stamattina! e noi ci impieghiamo due giorni? non potrebbero istituire un servizio di trasporto con loro?!" Barron scoppia a ridere "il giorno che un'uomo si alzerà da terra giuro che do um bacio a Tinud!" il Fauno guarda Barron dubbioso non sapendo se deve preoccuparsi o no. Gli Shapha sorvolano la nave, uno di loro fa un passaggio radente controllando chi vi sia a bordo non ostante la nave porti i fregi delle terre libere. "Sono stupendi, sarebbe bellissimo poter volare nel cielo" Ashard con il naso in aria traballa nel seguirli, Daneb sorride "non li hai ancora conosciuti, sono arroganti, più salgono di rango più la puzza sotto il naso aumenta... non a tutti, ma buona parte. Il Comandante Arkan ancora, ancora, si salva" Tinud sente un impulso irrefrenabile "Arroganti!? esiste qualcuno più arrogante di Barron?!" i tre scoppiano a ridere mentre Barron fa il muso e incrocia le braccia "ridi, ridi pecora".

Il viaggio prosegue, il gruppetto di amici si riposa sottocoperta, Daneb resta sul ponte della nave, controlla l'orizzonte.

mercoledì 7 maggio 2008

Amici e fratelli. - Ep. 2

"Mi porti ancora in cielo!! daii..! " la voce squillante di Lisca sveglia Ashard... "...non hai visto che era buio! quando lo saprà tuo padre! legato da un'uomo e un fauno!!" la mamma di Barron, è dura essere farnint, Ashard apre gli occhi sentendo voci famigliari. "Ashard!" Rian si avvicina al lettino, Ashard vede sua madre e prova a tirarsi su, subito una mano lo ferma. Il ragazzino si guarda attorno e vede Daned, con la mano lo rimette sdraiato, Rian si avvicina e gli carezza il viso... "cos'è successo? dove sono...?" si guarda attorno e vede Barron con sua madre... Lisca con vicino un'uomo che al momento non riesca a mettere a fuoco, gli occhi si fanno lucidi "Tinud? dov'è?" Rian guarda il figlio con un sorriso gentile "non preoccuparti, è un fauno... si è nascosto sull'albero ed è tornato a casa da solo". Ashard fa un sospiro e con una voce più calma si rivolge nuovamente alla madre: "ma cos'è successo mamma...", Rian sospira e guarda Daneb che annuisce e guarda Ashard "Era l'orda nera dei ribelli, siete fortunati che che il comandante Arkan era qui, sennò ora..." sbuffa e guarda sua madre "...vuoi restare al villaggio o vuoi trasferirti ad Hairan? io preferirei la seconda" Rian alza lo sguardo verso Daneb "mi trasferisco ad Hairan se porti Ashard all'accademia di Paragon" squotendo la testa Daneb si avvicina all'uomo affianco a Lisca, gli dice qualcosa e l'uomo annuisce e si gira per uscire dalla stanza, nel girarsi Ashard nota le bianche ali dell'uomo, è uno Shapha, un'uomo alato. Daneb si volta verso la madre "io parto domani, torno a Paragon per informare il consiglio... fai che sia pronto" senza attendere risposta segue lo Shapha fuori dalla stanza chiudendo la porta dietro di se. Ashard continua a fissare la porta, come se vedesse ancora quell'essere, non ne aveva mai visto uno vero; gli Shapha sono esseri alati, la loro apertura alare è di cinque metri e nelle belle giornate il sole si riflette sui profili argentei delle armature dei Guardiani Alati, alti quasi due metri, perfettamente proporzionati. "Splendidi e spettacolari..." Lisca non si trattiene "...pensavo di morire e quel soldato alato mi ha salvato, certo in realta pensavo di essere morto e di essere sulla strada per il regno divino..." "l'unico posto dove puoi andare te è il regno delle donniciole!" Barron lo interrompe schernendolo, senza crudelta, in realtà vuole molto bene a quello striminzito essere, ciò non ostante la madre di Barron gli assesta uno sberlone che avrebbe mandato all'ospedale un bambino umano... "zitto! ora andiamo!!" con strattoni ben assestati la madre di Barron lo porta via salutando cordialemente Rian e fulminando con lo sguardo i due ragazzini. Rian guarda Lian: "vai a casa i tuoi saranno in pensiero, un soldato li ha avvertiti che stavi bene, però è meglio che vai ora" sorride a Lian "si signora, ciao Ashard ci vediamo domani" il ragazzino corre fuori dalla stanza incrociando l'infermiera che entra.

La costa di Jeffer, lunga, infinita. All'orizzonte con il cielo sereno si può vedere Paragon, Ashard fa un sospiro assaporando l'aria di mare, ancora due giorni e poi sarà li, potrà cominciare l'accademia, diventerà un guardiano. Lisca arriva da solo: "ciao Ashard..." il ragazzino si volta sorride, "sei qui da solo? i tuoi arrivano dopo?" Lisca non risponde subito, e quando lo sta per fare si sente la prorompente voce di Barron "Lisca! Ashard! ci samo finalmente!!" Ashard ride "...mi sono sempre chiesto se Barron ha un corno da richiamo in gola" Lisca fa un sorriso quasi di convenienza. Tinud guarda Ashard "sono felice che non ti sia successo nulla, dopo quello che è successo ieri molti si stanno trasferendo ad Hairan, e a giorni arrivera un battaglione dell'esercito qui" Barron continua "gli va solo bene che io sarò in accademia, sennò vedi quante gliene davo a quelli dell'orda!!" Tinud si sente in dovere di ribattere subito "cosa gli vorresti fare? al massimo gli puoi insegnare come ci si fa infagottare come un salame!" scoppia a ridere, una risata belante fortemente odiosa, Ashard non si trattiene e scoppia in una risata, mentre Lisca abbozza un sorriso "dai ragazzi, smettetela sennò come farete in accademia..." lascia la frase in sospeso, Barron inizialmente preso di sorpresa da Tinud si riprende alle parole di Lisca "come al solito se non ci fermi ci riempiamo di botte...." Tinud come sempre deve puntualizzare "...al massimo ti riempio di botte" Ashard continua a ridere "MA SIETE STUPIDI!!" sbotta Lisca "IO NON VENGO!!!", Ashard si zittisce e i due che stavano già per venire alle mani si fermano. "Non vieni? perchè?" chiede subito Ashard con gli occhi un pò umidi, Barron da subito le sue deduzioni "sei una mammoletta..." si gira e fa qualche passo lungo il molo in direzione della passerella che li porterà sulla nave, "Diventerò un diplomatico, voglio far finire queste guerre inutili, ma senza spergimenti di sangue...", Tinud sorride "in bocca al al talog fratellino" gli da una pacca sulla spalla e poi si volta verso la passerella seguendo i passi di Barron. Ashard capisce l'amico, ma pensare di non vederlo più lo rende triste, Lisca lo guarda, si è tolto un peso "Ashard, dai, ora tocca a te evitare che quei due si massacrino a vicenda, poi un giorno ci rivedremo sicuramente, sarete le mie guardie personali..." gli occhi lucidi di Lisca lasciano trasparire comunque la tristezza dell'addio "...saremo invincibili, e porteremo la pace ovunque sulle terre libere" Ashard sorride "...si..." lascia la sacca dei vestiti a terra e abbraccia l'amico, le lacrime non si contano.
Vicino alla passerella Rian attende il figlio che arriva lento, l'abbraccio forte di Rian lo intristisce di più, la passerella sembra interminabile. Barron inizia a salire spavaldo e dopo i saluti uno sberlone della madre lo rimette in riga "Questo è per quello che combinerai all'accademia!!", Tinud se la ride, poi abbraccia i genitori e sale portando con se un sacco intrecciato dalla madre con le sua poche cose. Lian guarda gli amici dal molo, le lacrime sulle guance e un sorriso sulle labra, con la mano alta sulla testa li saluta, e continua a salutarli anche dopo che la nave è sparita all'orizonte. Rian, anchessa sola si avvicina al piccol How, "Lian ti porto a casa?" "si grazie signora" Rian tende la mano a Lisca e i due lenti si avviano verso il paese.

martedì 6 maggio 2008

Mappa delle Terre Libere


Questa è la mappa al momento a disposizione, verranno successivamente aggiunte le vie principali di collegamento.