martedì 29 luglio 2008

Verso il campo di battaglia - Ep. 14

La prima armata formata di Shapha era partita al mattino da Paragon e si trovava già sulle mura di Hairan. Le orde erano accampate attorno alla città, il campo di battaglia era enorme e pronto ad accogliere i soldati. Daneb era sulla stessa nave di Ashard, il Guardiano si avvicina al fratello e gli posa una mano sulla spalla: "Non ti preoccupare si è salvata..." "E tu che ne sai?" risponde Ashard con un tono abbastanza aggressivo "....lo so perchè quelli là non sono peggio di te quando eri piccolo" sorride Daneb mentre Ashard si gira scostando la mano del fratello "Vedo che non te ne frega niente sennò saresti in pensiero pure te!" detto questo si allontana. Daneb abbassa lo sguardo pensieroso poi si mette alla ricerca di Anton.
Il Guardiano membro del consiglio e rettore dell'accademia si trova a prua, da solo a meditare, Daneb si dirige verso di lui "Cosa ti preoccupa Guardiano?" Daneb si ferma "Mio fratello, non è pronto alla battaglia... non era pronto nemmeno per entrare in accademia" Anton non si volta, fa un sospiro "Sai che non gli può succedere nulla, al momento è più al sicuro lui di tutti noi" Daneb si avvicina di più ad Anton e abbassa la voce "E se ci fossimo sbagliati? Se non..." Anton lo interrompe "Questo non è rispettoso verso tua madre" "Si mi scusi..." risponde Daneb abbassando lo sguardo mentre Anton volta leggermente il capo "Non ti devi scusare con me" sorride il Guardiano.
"SHAPHA!!" la vedetta richiama l'attenzione sugli Shapha che tornano dalla terra ferma, manca poco e si vedono i soldati che combattono sotto le mura sulla strada che porta a Jeffer. I soldati sulle navi inizano ad uscire sopracoperta, stringono le armature e indossano gli elmi, gli Shapha fanno un passaggio radente su una nave i soldati li guardano coprendosi gli occhi dalla luce del sole. I quel momento un tonfo, tutti si girano, la vedetta è a terra trafitta da una lancia, troppo lontani per un braccio normale, ma vicini per degli Shapha rinnegati! Gli arceri inforcano le frecce e puntano in alto, ma il sole li acceca. Altri passaggi radenti e altri morti sul ponte, dalle altre navi i soldati non possono fare nulla, troppo lontani anche per le frecce. Sulla nave sotto attacco uno Shapha passa bassissimo e un Krowl con un colpo d'ascia lo abbatte sul ponte, l'uomo volante cadendo lascia cadere una botte di qualche kilo che rotola da un lato, un'altro Shapha a qualche metro in volo richiama l'attenzione di un soldato che prepara l'arco, lo Shapha sorride e genera una palla di fuoco. Il Soldato scocca la freccia e lo Shapha lancia la sua palla di fuoco. Un boato raggela gli uomini sulle altre navi, la nave attaccata sta affondando circondata dalle fiamme, gli Shapha puntano la nave di Anton, riconoscendolo sulla prua. Daneb, Galoyar, Barron, Tinud e Ashard estraggono le spade insieme a tutti i soldati sul ponte. Gli Shapha si avvicinano rapidi e puntano le vele, Galoyar si prepara e appena uno Shapha gli passa sopra lancia in aria la spada colpendolo in pieno sull'ala, l'uomo volante cade sul ponte e Galoyar lo raggiunge, recupera la spada e lo prende per il collo lanciandolo fuori bordo. Daneb si guarda rapido attorno e con la spada taglia di netto una corda che teneva le vele, una vela si gira e due Shapha ci finiscono dentro cadendo sul ponte, Barron fa roteare la spada e colpische uno dei due Shapha caduti nel costato, Tinud lo abbatte successivamente con una doppia zoccolata in faccia, i due amici si danno uno sguardo di intesa e proseguono. Ashard si trova faccia a faccia con un'avversario che è sceso sul ponte a combattere, il ragazzo dimostra la sua grande abilità con la spada tenendo a bada uno Shapha che sembra molto abile. Lo Shapha con un fendente sorvola la testa di Ashard che si abbassa e trafigge la gamba dell'avversario, lo Shapha si alza in volo portandosi via la spada del ragazzo che rimane disarmato. Anton si trova circondato da due avversari che partono in contemporanea con la spada, il Guardiano ferma entrambi con il basone, lentamente le ginocchia dell'uomo si piegano ma, improvvisamente, i due Shapha si mettono ad urlare e si gettano in mare, Galoyar vede la scena e sorride. Ashard evita gli avversari difendendosi come può, improvvisamente uno Shapha lo attacca alle spalle, Ashard si volta di colpo e vede una manona che prende l'avversario per la faccia e lo lancia contro l'albero maestro, Ashard nota Balthazar che abbatte un'altro volatile. Uno Shapha che porta una botte si avvicina al parapetto, Tarkon, un Krowl anchesso messo a protezione di Ashard, lo vede e lancia l'ascia contro di lui, il colpo fa una scintilla seguita da un boato ed una fiammata immensa. Quando la fiammata si ritira si veodno gli Shapha battere in ritirata, le vele purtroppo hanno preso fuoco, Anton guarda la costa ormai vicina.
Le navi raggiungono il porto e gli uomini scendono rapidi, ogniuno ha già le proprie istruzioni e tutti corrono alle porte della città. Anton resta nelle retrovie con i generali ad organizzare la battaglia, Ashard e i suoi amici si trovano in mezzo a soldati di vario genere, veterani e non, come loro. Alle spalle di Ashard, come due ombre ci sono Tarkon e Balthazar. Le porte sono chiuse e i soldati all'esterno stanno facendo la strada per l'esercito di Paragon, la battaglia per Hairan sta per iniziare.

mercoledì 23 luglio 2008

Errori - Ep. 13

Anton e Olan stano conversando sulle prossime mosse, camminano lenti vicino alle finestre che danno sulla città, improvvisamente si sente la voce di Alaya, fortemente alterata: "...ma come!! una settimana senza notizie e non ci dite nulla!!??" Anton e Olan accorrono subito: "Che succede Alaya?" parla Anton posando una mano sulla spalla della Guardiana "Da una settimana i fauni del bosco ululante non si fanno più sentire! e adesso ci vengono ad informare!" il soldato, un fauno dell'esercito delle terre libere guarda Anton che lo guarda a sua volta "Che è successo?" il soldato degluttisce "Ogni due giorni arrivano informazioni dall'avamposto del bosco, ma da una settimana questo non accade più, pensavamo facessero fatica con le orde che passano sempre più frequenti" Anton sospira "Quali sono gli ultimi movimenti delle Orde?" il soldato abbassa lo sguardo "L'ultimo messaggio ci è arrivato oggi da Jeffer, era per questo che ero qui... sono a circa dieci kilometri da loro adesso..." Anton sgrana gli occhi "E' inaspettato questo..." Alaya guarda Olan e Anton "Proprio ora che la nostra armata più forte sta si è allontanata". Olan guarda Anton "A cosa pensi?" "Qualcuno ci osserva da molto vicino" pronuncia deluso Anton, Olan mette una mano sulla spalla di Anton "Un'armata come quella non passa inosservata, la possiamo richiamare..." Alaya scuote la testa "un giorno per andare e uno per tornare, se ci andiamo noi, ma quella è un'armata Farnint se tutto va bene saranno qui tra tre o quattro giorni... Jeffer e Hairan potrebbero non esistere più" Olan scuote la testa "Cosa possiamo fare? siamo senza difese allora?" Alaya guarda anton, sapendo a cosa sta pensando "Anton, solo te puoi prendere questa decisione" Anton si avvicina ad una vetrata e guarda verso l'accademia "Soldato..." si volta verso il fauno che aveva seguito tutto il discorso "...vai all'accademia e di alla guardia di far preparare tutti i cadetti, Alaya fai preparare le navi, andiamo a Hairan dove tu ci aspetterai". Olan fa un passo indietro "Ma ci sono ragazzi che non si fanno neppure la barba la dentro!" "Ma sono la nostra unica speranza" Anton si volta nuovamente verso l'accademia, Alaya fa qualche passo per allontanarsi poi si volta "Il ragazzo?" Anton annuisce: "Troppe cose inaspettate, troppi errori sono stati fatti. Tarkon e Balthazar lo dovranno seguire, ma dovrà andare anche lui, se non abbiamo fatto altri errori sarà molto importante averlo sul campo", Alaya annuisce e si lancia in volo da un'uscita appositamente predisposta. Olan si avvicna ad Anton "Lui sa?" "Non penso che gli sia mai stato detto nulla, mi spiace che debba cresce nel peggiore dei modi".

"E' bravo..." un soldato si affianca a Krinik che sorride e si fa un abelata "Si quel ragazzo è molto bravo", davanti a loro Ashard e Barron si stanno sfidando alla spada, la forza del Farnint è fortemente limitata dall'agilità innaturale del ragazzo. Il soldato continua: "Ci sono Shapha che lo invidiano per quello che fa senza ali" Krinik orgoglioso del suo alievo: "Se gli regalassi un paio d'ali li metterebbe tutti in fila" il fauno si fa una belata mentre Barros con un colpo deciso sulla lama di Ashard gli fa saltare via la spada, il ragazzo indietreggia ridendo "Guarda che senza mani non ho un gran futuro" Barron rinfodera la spada "So dove colpisco, non ti devi preoccupare" Tinud si avvicina a Barron e gli da una pacca sulla schiena "Il nostro bestione stupido rimane il migliore con la spada!" Barron ride "Grazie pecora!". Krinik arriva calmando i ragazzi "Ricordatevi che la fuori è più dura, se fosse stato un nemico Barron se la portava a casa la tua mano", Ashard annuisce tirando su la spada e rimettendola a posto. La porta si apre d'improvviso e un soldato entra di corsa e parla con Galoyar, il Farnint rimane serio, il viso non fa trasparire nulla, annuisce e guarda gli alievi e gli istruttori. "Signori, preparate le vostre cose, al consiglio serve il nostro aiuto domattina si parte per Hairan!" nel mormorio degli alievi Ashard rimane fermo poi si volta verso Krinik "che succede?" "Non lo so ragazzo, ma lo sapro a breve" senza aggiungere altro Krinik segue Galoyar per avere maggiorni informazioni.
In serata tutti gli alievi sono nello spiazzo davanti al grande portone, Anton spunta da un un balcone, guarda tutti i ragazzi e gli istruttori, al suo fianco i Guardiani del consiglio che sono rimasti a Paragon: "Alievi!" richiama l'attenzione di tutti "...mi spiace che si debba arrivare a questo, mi spiace che qualcuno di voi forse non tornarà, ma Paragon e le terre libere hanno bisogno di voi! Chi non volesse partire può restare qui, non sarà obbligato... gli chiederemo solo di difentere Paragon in caso estremo" Anton prende un bel respiro "Hairan sta per essere attaccata, abbiamo poco tempo le nostre navi più veloci ci porteranno la in un giorno e mezzo... sperando che le truppe resistano fino ad allora. Gerarchicamente sarete considerati Araldi, gli alievi del quarto anno invece avranno tutti i diritti di un Guardiano Semplice, ora seguite i vostri istruttori" Anton si ritira dopo quest'annuncio, Ashard guarda Krinik "Jeffer? mia mamma?". Krinik lo guarda "Hanno dovuto scegliere, Hairan è strategicamente i mportante, e quindi..." "JEFFER!? Che ne è stato!!" tuona Ashard tant'è che qualche alievo si volta verso di lui, Krinik alza la voce "Ashard! Un Guardiano deve pensare alle Terre Libere e a nient'altro!" "E CHI SE NE FREGA VOGLIO SAPERE DI MIA MADRE!!" gli occhi sono già lucidi e i pugni chiusi "ASHARD! sono un tuo superiore!" Krinik cerca di farsi valere sapendo quello che prova il ragazzo. D'improvviso una manona prende Ashard per il colletto e lo tira su "Vieni con me!" Balthazar, un grosso Farnint, lo prende e lo porta sulle mura dell'Accademia. Una volta arrivati Ashard viene lanciato contro una feritoia da dove si può vedere la costa quando c'è bel tempo, purtroppo, questa notte si vede solo una nube infuocata. Ashard non capisce "Cos'è!?" Balthazar con la più totale calma "è Jeffer che brucia", Ashard si volta di scatto urlando e cercando di passare per la fessura, il Farnint lo prende e lo trascina per terra "Dove vuoi andare! pensi di poter fare qualcosa?! pensi che sarebbe più saggio salvare Jeffer e perdere Hairan!? Guarda invece! Guarda cos'hanno fatto! Piangi pure per quello che hanno fatto, dopo domani avrai l'occasione e la forza per fargliela pagare, e una volta che li avremo spazzati via andremo a riprenderci Jeffer! NOI SIAMO GUARDIANI!!".
Nella nottata l'eserci di Paragon l'ascia l'isola alla volta di Hairan.

Su una nave senza insegne, a metà strada tra paragon e la costa, degli uomini scrutano il cielo, improvvisamente qualcosa atterra a prua. Gli uomini prendono le armi e si preparano a combattere "Shapha!" urla uno di loro, subito tutti corrono a prua e si trovano di fronte un'essere leggiadro, una donna alata, ma con le ali nere come la notte. Gli uomini stupiti e impauriti indietreggiano "Chi sei?" chiede qualcuno "sono chi voi attendete..." con passo leggero passa tra di loro e si avvicina ad uno di essi che subito si inginocchia "Signora siete giunta finalmente... la vittoria è nostra" la donna carezza il viso dell'uomo e lo alza perchè possa vederla in volto "Tu sei il mio messaggero prendi..." la donna porge una spada all'uomo "mia signora?" l'uomo prende la spada dubbioso. "Dopodomani non affronterai nessuno, tranne un ragazzo sarà scortato da due Guardiani, un Krowl e un Farnint" l'uomo sgrana gli occhi "come posso battere da solo due Guardiani?". La donna porge all'uomo una sfera di luce "tieni questa sempre con te, quando la lascerai il mio potere si libererà e ti farà strada, al quel punto trafiggerai il ragazzo, dopo di che avrai fatto il tuo dovere e sarai libero" l'uomo prende gli oggetti e china il capo, dopo poco sente l'aria muoversi e la donna volare via.

martedì 15 luglio 2008

Toriak di Nuum - Ep. 12

Lian cammina vicino a Liandra che conversa tranquilla con Bauser, alle loro spalle un contingente dell'orda del nord di circa duecento uomini. La foresta è fitta, ma i tre sono preceduti da un gruppetto di esploratori, gli uccelli canticchiano senza problemi e Lian si sente tranquillo, quasi più tranquillo di quando a proteggerlo c'era Goron.
Improvvisamente Vopos che li precede di pochi passi si ferma, anche Bauser si blocca ed inizia ad annusare l'aria, Lian lo fissa e prova ad annusare l'aria, purtroppo però oltre all'odore di stalla di Barros non sente. Vopos si volta verso il fauno: "Da ovest... un piccolo gruppo" Barros annuisce e richiama i suoi uomini, Vopos prende il fido martello sempre agganciato sulla schiena. Lian Guarda il Krowl, la testa del martello è grande quasi come il suo petto, da un lato piatto e dalal aprte opposta una punta leggermente curva, praticamente un grosso piccone. Vopos si avvicina a Bauser chiedendogli quattro soldati, Bauser annuisce al Guardiano e da ordine ai suoi di eseguire i suoi ordini, un pò riluttanti i quattro seguono Vopos.
La foresta è fitta anche per gli esploratori dell'orda ribelle, sono una decina e si muovono lenti, comunque sempre meglio dell'orda del Nord. Vopos divide il suo gruppetto in due, due uomini da un lato e due dall'altro, come per circondare gli avversari. L'orda si avvicina, Vopos si mette in ginocchio e si concentra, i ribelli non sono lontani si sente il metallo delle loro spade che batte sulle piante. I quattro dell'Orda del Nord si affiancano ad una decina di metri dai nemici, Vopos si concentra sul suo elemento, entra in sintonia con la terra. I ribelli arrivano poco lontano dal Krowl e lo notano, Vopos sorride alzando la mano al cielo, in quell'istante la terra ruggisce ed inizia a tremare. I ribelli rimangono spiazzati, sanno di avere di fronte un Guardiano, i quattro dell'Orda del Nord attaccano, Vopos impugna il martello e si lancia all'attacco. L'orda ribelle non si aspettava un'attacco a sorpresa, men che meno da un Guardiano, i cinque in mochi minuti spazzano via i ribelli.
Lian dopo aver sentito la terra produrre quei suoni terrificanti si è aggrappato ad un albero, Liandra seria guarda nella direzione dove era svanito Vopos, Bauser annusa l'aria e sente anticipatamente l'esito della battaglia e annuisce: "Siamo salvi per ora, ma non è più sicuro qui, dobbiamo viaggiare anche di notte". Vopos spunta tra gli alberi, poco dietro i soldati dell'Orda del nord soddisfatti dell'esito della battaglia, subito i quattro corrono a raccontare l'impresa e lodano subito il Guardiano.
L'ave eliminato gli esploratori ribelli ha dato un leggero vantaggio all'aorda di Bauser, ma prima o poi i corpi verranno trovati e la caccia ricomincierà, ancora più spietata. Bauser, Laindra e Vopos camminano vicini e confabulano tra di loro, Lian rimane un pò indietro attratto anche dalla natura che lo circonda, fiori e piante che ad Hairan si vedono solo nei libri. Lian si ferma spesso e volentieri a guardare quello che la natura riesce a produrre. Nessuno gli dice nulla, almeno lui riesce a non pensare all'Orda che li sta seguendo. Lian attratto da un fiore rosso fuoco si inginocchia vicino ad un albero, il fiore è qualcosa di meraviglioso, mai visto neppure nei libri, il ragazzino ne approfitta subito per cercare un foglietto e una matita per disegnarlo quando improvvisamente vede qualcosa di strano vicino al fiore. Una scarpa... Lian alza lo sguardo e segue la gamba tozza non molto lunga, che gli fa subito raggiungere il corpo forte e robusto, un Krowl... un Krowl con un'armatura dei ribelli... "RIBELLI!!!" Lian salta indietro e subito Vopos si trova di fronte a lui martello alla mano "Dammi la scusa che cerco..." dice Vopos verso il Krawl ribelle. Bauser mette la mano sul martello del Guardiano e fa cenno di no, poi indica un'altro Krawl che si avvicina: "Siete voi i traditori della ribelione?!" nessuno risponde non sapendo che reazione potrebbe arrivare "Sono Toriak di Numm! Se non siete voi quelli che cerco dovrò eliminarvi!".

martedì 8 luglio 2008

L'Assalto ad Eron - Ep. 11

Mentre Sarthan si allontana, il soldato si mette a raccontare quello che è successo ad Eron...
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era un pomeriggio tranquillo, mi stavo esercitando con la spada nei campi. Improvvisamente abbiamo sentito delle urla, ci siamo fermati e subito un capo scuadra si è alzato in volo per capire cosa succedeva. E' stato un flash, l'ho visto roteare in aria e poi cadere giù, siamo corsi subito a vedere che cosa era succeso e l'abbiamo trovato a terra agonizzante con una freccia nell'ala. A quel punto il Comandante Solgar che era con noi mi ha ordinato di andare a dare l'allarme a Eron, mi sono alzato in volo e a quel punto ho visto un piccolo contingente uscire dal bosco, erano il Comandante Goron e i suoi uomini, alle loro spalle un nuvolo di ribelli, li superavano dieci a uno. Con un colpo d'ali mi sono lanciato verso Eron richiamando l'attenzione dei contadini. La cosa terribile è che i campi sono molto distanti da Eron, e i contadini non potevano raggiungere la città. Non ho mai volato così forte.
Arrivato in città mi sono diretto subito alla caserma per avvertire i Guardiani, il Comandante Karon ha ordinato subito di preparare tre linee difensive, dove metà dei soldati dovevano uscire subito.
Quattromila soldati uscirono dalle mura, io con i miei compagni sorvolavamo le truppe e vedevamo i ribelli avvicinarsi. In quel momento mi resi conto che gli uomini del Comandante Goron non c'erano più, ingoiati da quell'onda malefica. Le freccie iniziarono ad arrivare e, noi che potevamo ci alzammo di quota, una freccia mi ha colpito alla gamba e prima ancora che potessi rendermene conto sono stato travolto da un compagno e siamo precipitati.
Mi sono risvegliato qualche ora dopo, mi hanno detto che Eron era assediata. La battaglia è stata durissima; all'inizio il Comandante Goron ha fatto deviare i suoi uomini ed ha affrontato i ribelli. I racconti erano terribili, erano quaranta contro diecimila ribelli senza cuore. Il Comandante da solo non ha potuto nulla, i suoi soldati sono caduti in poco tempo, la sua agilità non è servita a nulla. Solgar e Karon hanno preso il comando delle truppe ed hanno attaccato i ribelli, a questo punto eravamo uno contro due, potevamo resistere, ma le armature di quei ribelli non erano normali, erano magiche, resistevano al doppio dei colpi dei nostri soldati che invece cadevano come mosche.
In serata solo mille soldati sono rientrati, i ribelli avevo lasciato il campo con molte meno perdite. Io alla fine ero il più sano dei feriti, e sono stato scelto per venire qui. Non so se ad Eron ci sono ancora i Guardiani, non so neppure se esiste più. Quando sono partito i Comandanti Karon e Solgar, e il Generale Arald erano vivi..>> lo Shapha inizia a piangere "...non voglio più fare la guerra...", Anton si volta e si dirige verso la porta, Olan si fa avanti "Anton... dobbiamo chiedere aiuto ai Farnint, numericamente possono essere decisivi" Anton si ferma a riflettere "e chi difenderà le terre del sud?" Galoyar grugnisce "Anton non ha tutti i torti, potremmo chiedere ai volatili di Sefiro, senza offesa" guardando Olan che fa un cenno con il capo. Anton "Il male è qui, lo sento forte e le terre nere attendono solo un nostro passo falso", Galoyar scuote la testa "Il messaggero oscuro è qui? Non può essere, il Guardiano della luce non si è rivelato, il ragazzo non fa nulla!!" "Dobbiamo pazientare, il giorno che si rivelerà sarà veramente la fine" replica Anton.

martedì 1 luglio 2008

Vento di guerra - Ep. 10

Ashard entra nella stalla, Tinud sta saltellando tra la paglia non molto lontano da una montagnetta di letame, Barron invece sta spalando dell'altro letame dal lato opposto. Ashard fa qualche passo avanti e quasi fiene centrato da del letame lanciato da Barron "hey!" Barron non fa una piega "Barron mi hai quasi preso con quel letame!!" Barron si guarda attorno, poi si rivolge a Tinud: "Capra! hai sentito qualcosa?" Ashard guarda i due, Tinud dcuote la testa e laza le spalle guardando sconsolato Ashard, il ragazzino sbuffa: "Ma sei ancora arrabbiato? è passata più di una settimana ormai" Barron lo guarda: "se sono arrabbiato?! ma certo... siamo tanto amici che non hai fatto nulla per me! e per la capra nell'angolo, ma a lui piace rugolarsi nel letame, ma io voglio i campi di battaglia!!" Ashard si avvicina a Barron sbraitando "così è colpa mia!! saranno anche degli sbruffoni ma chi li ha aggrditi sei comunque te!! sempre il solito attaccabrighe, cosa volevi una bella rissa!?! volevi che ci sbattesserò fuori?! per la tua bella faccia io non mi faccio sbattere fuori dall'accademia capito!!" Tinud seduto sulla paglia guarda Ashard basito, Barron non sa che dire l'amico non ha tutti i torti. Krinik entra tranquillo, sorride "Il mio gruppetto preferito ha qualche problema?" Tinud seduto sempre sulla paglia guarda Krinik, Ashard sbuffa: "no non succede nulla" Krinik si avvicina ai due "non dovete litigare, ognuno è come è, Barron è un guerriero, te Ashard sei un bravo ragazzo che ama la pace, e Tinud..." guarda il fauno nella paglia sporco di letame "...beh, un'amico. Non dovete litigare così, è capitato..." all'esterno si sente un gran rumore, i quattro incuriositi escono dalle stalle. Un gruppetto di soldati è attorno a qualcuno, dall'accademia arriva un'altro soldato con una coperta, Krinik si rivolge ad uncadetto li vicino "Kardan che succede?" il cadetto si avvician ai quattro "poco fa è atterrato uno Shapha, beh più che atterrato schiantato, sembra malconcio... ho sentito che parlava con i primi soldati accorsi e diceva qualcosa riguardo Eron e una delegazione attaccata", Krinik tira una zoccolata a terra "bastardi ribelli! ora anche le delegazioni diplomatiche vengono attaccate". I soldati aiutano lo Shapha ad entrare nell'accademia, intanto si vedono due cadetti Shapha che corrono fuori e si alzano in volo in direzionie del consiglio.
I due cadetti raggiungono il consiglio e subito viene preparata una carrozza per i Guardiani che accorrono subito all'accademia. Tutti i cadetti sono già svegli, la voce è circolata subito con, sempre più insistente, la parola guerra. Ashard con i suoi amici si è ritirato nella camera a loro assegnata, Barron non sa se essere felice o preoccupato "E' scoppiata la guerra, andiamo in guerra... vi rendete conto, potrò far vedere il mio valore" Ashard si infuria subito "ma tu non sei normale! lo sai che per la tua stupida guerra è già morta della gente... e non è neppure cominciata!!! pensa dopo!" Barron si alza "di che ti preoccupi te! tanto al momento opportuno te ne starai zitto in un'angolo!", Tinud si alza "dai bestione, ha ragione Ashard come fai ad essere felice per la guerra, forse sono già morte delle persone". Barron si avvicina alla finestra e guarda fuori "si sono difesi hanno combattuto e sono morti in gloria..." "ma chi te lo dice!" interviene Ashard "hai visto com'era conciato quelo Shapha... magari non hanno avuto il tempo di fare nulla!" Ashard prende la porta e se ne va lasciando tutti basiti.
Anton, Alaya e Sarthan, entrano nella stanza con gli altri Guardiani del consiglio, dove si trova lo Shapha ferito, l'anziano Anton si avvicina al letto: "Come stai?" lo Shapha, un soldato, si volta verso di lui: "Erano tantissimi... sono arrivati poco dopo il Comandante Goron...". Anton prende la mano del soldato: "Che ne è stato della città?", il soldato prende un respiro "Salva, grazie al Comandante Goron, ma ora è assediata..." "Che ne è stato del Comandante Goron e dei suoi uomini?" continua Anton. Il soldato ha gli occhi lucidi, vede ancora le immagini della battaglia: "Tranne qualche soldato, penso non si sia salvato nessuno", Alaya si avvicina al letto mentre tutti sono in silenzi pensando a quel massacro, la Shapha guarda il soldato: "Con il Comandante doveva esserci anche un'ambasciatrice, la carrozza doveva essere ben visibile anche durante la battaglia" il soldato scuote la testa: "Non ho visto carrozze..." Anton si volta verso gli altri: "Eron è assediata, probabilmente era una trappola, i ribelli non volevano parlare, volevano solo distrarci..." Anton sospira e Alaya prende la parola "Dobbiamo riprenderci Eron! Da quando è partita la missione dell'ambasciatrice avevo messo in allarme un'armata..." Sarthan prende prepotentemente la parola: "Se i Krowl non son oriusciti a respingerli ci possono riuscire solo i Farnint, andrò io con un'armata" Anton guarda i due "Cari amici purtroppo non posso dare torto a nessuno dei due... Sarthan, prepara la tua armata... Alaya, ha ragione Sarthan, serve la nostra armata più potente" Alaya sorride e annuisce, Sarthan si picchia un pugno sul petto: "Parto subito!".