mercoledì 7 maggio 2008

Amici e fratelli. - Ep. 2

"Mi porti ancora in cielo!! daii..! " la voce squillante di Lisca sveglia Ashard... "...non hai visto che era buio! quando lo saprà tuo padre! legato da un'uomo e un fauno!!" la mamma di Barron, è dura essere farnint, Ashard apre gli occhi sentendo voci famigliari. "Ashard!" Rian si avvicina al lettino, Ashard vede sua madre e prova a tirarsi su, subito una mano lo ferma. Il ragazzino si guarda attorno e vede Daned, con la mano lo rimette sdraiato, Rian si avvicina e gli carezza il viso... "cos'è successo? dove sono...?" si guarda attorno e vede Barron con sua madre... Lisca con vicino un'uomo che al momento non riesca a mettere a fuoco, gli occhi si fanno lucidi "Tinud? dov'è?" Rian guarda il figlio con un sorriso gentile "non preoccuparti, è un fauno... si è nascosto sull'albero ed è tornato a casa da solo". Ashard fa un sospiro e con una voce più calma si rivolge nuovamente alla madre: "ma cos'è successo mamma...", Rian sospira e guarda Daneb che annuisce e guarda Ashard "Era l'orda nera dei ribelli, siete fortunati che che il comandante Arkan era qui, sennò ora..." sbuffa e guarda sua madre "...vuoi restare al villaggio o vuoi trasferirti ad Hairan? io preferirei la seconda" Rian alza lo sguardo verso Daneb "mi trasferisco ad Hairan se porti Ashard all'accademia di Paragon" squotendo la testa Daneb si avvicina all'uomo affianco a Lisca, gli dice qualcosa e l'uomo annuisce e si gira per uscire dalla stanza, nel girarsi Ashard nota le bianche ali dell'uomo, è uno Shapha, un'uomo alato. Daneb si volta verso la madre "io parto domani, torno a Paragon per informare il consiglio... fai che sia pronto" senza attendere risposta segue lo Shapha fuori dalla stanza chiudendo la porta dietro di se. Ashard continua a fissare la porta, come se vedesse ancora quell'essere, non ne aveva mai visto uno vero; gli Shapha sono esseri alati, la loro apertura alare è di cinque metri e nelle belle giornate il sole si riflette sui profili argentei delle armature dei Guardiani Alati, alti quasi due metri, perfettamente proporzionati. "Splendidi e spettacolari..." Lisca non si trattiene "...pensavo di morire e quel soldato alato mi ha salvato, certo in realta pensavo di essere morto e di essere sulla strada per il regno divino..." "l'unico posto dove puoi andare te è il regno delle donniciole!" Barron lo interrompe schernendolo, senza crudelta, in realtà vuole molto bene a quello striminzito essere, ciò non ostante la madre di Barron gli assesta uno sberlone che avrebbe mandato all'ospedale un bambino umano... "zitto! ora andiamo!!" con strattoni ben assestati la madre di Barron lo porta via salutando cordialemente Rian e fulminando con lo sguardo i due ragazzini. Rian guarda Lian: "vai a casa i tuoi saranno in pensiero, un soldato li ha avvertiti che stavi bene, però è meglio che vai ora" sorride a Lian "si signora, ciao Ashard ci vediamo domani" il ragazzino corre fuori dalla stanza incrociando l'infermiera che entra.

La costa di Jeffer, lunga, infinita. All'orizzonte con il cielo sereno si può vedere Paragon, Ashard fa un sospiro assaporando l'aria di mare, ancora due giorni e poi sarà li, potrà cominciare l'accademia, diventerà un guardiano. Lisca arriva da solo: "ciao Ashard..." il ragazzino si volta sorride, "sei qui da solo? i tuoi arrivano dopo?" Lisca non risponde subito, e quando lo sta per fare si sente la prorompente voce di Barron "Lisca! Ashard! ci samo finalmente!!" Ashard ride "...mi sono sempre chiesto se Barron ha un corno da richiamo in gola" Lisca fa un sorriso quasi di convenienza. Tinud guarda Ashard "sono felice che non ti sia successo nulla, dopo quello che è successo ieri molti si stanno trasferendo ad Hairan, e a giorni arrivera un battaglione dell'esercito qui" Barron continua "gli va solo bene che io sarò in accademia, sennò vedi quante gliene davo a quelli dell'orda!!" Tinud si sente in dovere di ribattere subito "cosa gli vorresti fare? al massimo gli puoi insegnare come ci si fa infagottare come un salame!" scoppia a ridere, una risata belante fortemente odiosa, Ashard non si trattiene e scoppia in una risata, mentre Lisca abbozza un sorriso "dai ragazzi, smettetela sennò come farete in accademia..." lascia la frase in sospeso, Barron inizialmente preso di sorpresa da Tinud si riprende alle parole di Lisca "come al solito se non ci fermi ci riempiamo di botte...." Tinud come sempre deve puntualizzare "...al massimo ti riempio di botte" Ashard continua a ridere "MA SIETE STUPIDI!!" sbotta Lisca "IO NON VENGO!!!", Ashard si zittisce e i due che stavano già per venire alle mani si fermano. "Non vieni? perchè?" chiede subito Ashard con gli occhi un pò umidi, Barron da subito le sue deduzioni "sei una mammoletta..." si gira e fa qualche passo lungo il molo in direzione della passerella che li porterà sulla nave, "Diventerò un diplomatico, voglio far finire queste guerre inutili, ma senza spergimenti di sangue...", Tinud sorride "in bocca al al talog fratellino" gli da una pacca sulla spalla e poi si volta verso la passerella seguendo i passi di Barron. Ashard capisce l'amico, ma pensare di non vederlo più lo rende triste, Lisca lo guarda, si è tolto un peso "Ashard, dai, ora tocca a te evitare che quei due si massacrino a vicenda, poi un giorno ci rivedremo sicuramente, sarete le mie guardie personali..." gli occhi lucidi di Lisca lasciano trasparire comunque la tristezza dell'addio "...saremo invincibili, e porteremo la pace ovunque sulle terre libere" Ashard sorride "...si..." lascia la sacca dei vestiti a terra e abbraccia l'amico, le lacrime non si contano.
Vicino alla passerella Rian attende il figlio che arriva lento, l'abbraccio forte di Rian lo intristisce di più, la passerella sembra interminabile. Barron inizia a salire spavaldo e dopo i saluti uno sberlone della madre lo rimette in riga "Questo è per quello che combinerai all'accademia!!", Tinud se la ride, poi abbraccia i genitori e sale portando con se un sacco intrecciato dalla madre con le sua poche cose. Lian guarda gli amici dal molo, le lacrime sulle guance e un sorriso sulle labra, con la mano alta sulla testa li saluta, e continua a salutarli anche dopo che la nave è sparita all'orizonte. Rian, anchessa sola si avvicina al piccol How, "Lian ti porto a casa?" "si grazie signora" Rian tende la mano a Lisca e i due lenti si avviano verso il paese.

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