martedì 9 settembre 2008

La caduta di Hairan - Ep. 18

L'eserci schierato sotto le mura attende l'ordine di attaccare, Anton osserva dall'alto, dalla sala del consiglio nell'Ambasciata, si può vederetutta la piana davanti ad Hairan. Le Orde si stanno preparando ad attaccare, ancora più eccitate ed esaltate alla notizia che il messaggero orscuro è tornato. Daneb entra nella sala; "Signore, gli uomini sono pronti..." "Bene, fate trasferire la popolazione civile a Paragon" risponde Anton senza voltarsi, Daneb lo guarda e replica "Signore, le navi non bastano per tutti, i soldati non potranno tornare..." Anton sospira "Purtroppo il nostro esercito potrà solo rallentare le orde..." Daneb non capisce subito finchè non guarda fuori e vede l'enormità dell'esercito ribelle, le parole non gli escono più, la fine della città degli uomini è molto vicina "Dobbiamo usare Ashard..." "Ho dato carta bianca ad Alaya, ho fatto troppi errori, ora sto solo provando a limitare le sofferenze del popolo".

Dopo qualche ora donne e bambini sono state caricate sulle navi, per decisione dei generali due navi avrebbero portato i veterani esperti e i cadetti giovani a Paragon, per mantenere una minima difesa.
Il sole è alto nel cielo, sulla porta principale i colpi dell'ariete la fanno scricchiolare, i soldati in prima linea degluttiscono, ad ogni colpo la polvere si leva in aria e si sentono le urla dei ribelli. Un'improvviso boato precede il tonfo della porta a terra, sulla sommita dei ribelli si lanciano sui soldati delle terre libere. "Dobbiamo tenerli vicino alla porta, così possiamo tenerli... PER PARAGON!!!" l'urlo di uno dei comandanti da la carica ai soldati, il suono delle spade inizia i risuonare per la città, i colpi cadono forti ed imprecisi, nepure i soldati di Paragon riescono a coordinare i colpi. I corpi cadono a terra uno dietro l'altro, le orde, non si limitano a colpire ma continuano a spingere per sfondare la bariera di uomini. Ribelli di ogni razza saltano sulle spalel dei compagni e si buttano nella mischia, anche solo per disorientare i combattenti, per ogni caduto di Paragon c'è nè uno pronto a sostituirlo, ma per ogni ribelle ne arrivano dieci, il peso è insostenibile.
"Signore abbiamo perso la porta sud!" un soldato irrompe nella sala del consiglio, Anton scuote la testa "Fate indietreggiare le retrovie, ditegli di fuggire con i pescherecci" il soldato annuisce ed esce di corsa. Daneb è nelle retrovie, l'ordine lo abbatte anche peggio delle spade dei ribelli. Galoyar al molo indica le barche disponibili, sa che per lui non c'è posto, Daneb arriva e viene indirizato su una barca. Le urla dei ribelli si avvicinano, terribilmente inizia a girare la voce che anche la porta a nord è caduta e la porta centrale sta tirando gli ultimi, inaspettatamente Daneb si trova di fronte una scena d'isteria, un comandante... un Guardiano, che inizia ad urlare perchè sulla barca non c'è posto e probabilmente non ci sarà, Daneb guarda l'uomo che urla "Le do il mio posto..." il Guardiano lo guarda e ringrazia con un sorriso e intima al soldato di togliersi "Non possiamo, lei deve tornare a Paragon signore..." risponde con tono secco il soldato "Mi ha lasciato il posto si levi!!! non sa chi sono io!!!" daneb guarda l'uomo urlare "Deve salire lei!!" il soldato replica nuovamente e fa portare via quell'uomo che con il suo fare sta macchiando il nome dei Guardiani. Daneb viene messo sulla barca e pochi minuti dopo si trova fuori dal porto.
Le orde invadono la città come locuste, i soldati rimasti si sacrificano per i compagni, qualcuno si arrende ma le Orde non fanno prigionieri, certi fuggono. Dopo un'ora dal ritiro le orde arrivano al palazzo dell'Ambasciata, Anton è molto stanco, durante tutto il pomeriggio ha creato incantesimi per deviare le orde dal palazzo, ma ora sono li. Si avvicinano rapidi, si sentono i vetri andare in frantumi, statue che vengono abbattute, finchè imporvvisamente la porta viene abbattuta e i ribelli entrano nella sala del consiglio, i soldati assalgono i ribelli, la battaglia dura qualche minuto, ma le orde hanno la meglio. Uno di loro, forse un capo, inizia a girare tra i corpi il suo obbiettivo è Anton che con estrema rabbia non è più li.
"Dovevi lasciarmi li, hai rischiato troppo" Anton rimprovera Alaya che all'ultimo è riuscita a salvarlo "Se vuoi ti riporto li, anche se per me sei più importante a Paragon" Anton continua distrutto nell'animo "Abbiamo perso Hairan, da Eron non arrivano notizie, stiamo perdendo la guerra per colpa di un vecchio che si affida troppo alle leggende" Alaya risponde un pò contrariata "Beh, le orde ci hanno appena spazzati via rinforzati da quelle leggende", Anton non risponde, sotto di loro le barche e le navi che si dirigono a Paragon, alle loro spalle Hairan brucia.

5 commenti:

Leold ha detto...

Carinooo.

Ho letto solo questo, per ora.
Non e' scritto male.

Riguardo alla tua domanda, la risposta e' si.
Puoi.

prova ha detto...

Bene sono molto felice! spero allora di ritrovarti frequentemente!

Giuseppe Gatto ha detto...

ciao Matt. Bel blog, grazie del link, ti linko a brevissimo (ho un sacco di arretrati e sono terribilmente pigro e perditempo!). La saga di Paragon la leggerò con molto piacere. Però voglio cominciare dal principio. A presto.

http://www.giuseppegatto.com

Anonimo ha detto...

Hai paura della Rivoluzione?
Della Guerra avrai timore,
della Morte devi avere Adulazione!


John Turambar

TURAMBAR ha detto...

quell'anonimo vuole imitarmi o perfezionarmi, hai visto il mio nuovo post fantasy (tamasco...2)?
e l'altro su Alessandro Magno? che ne dici della sua guerra di conquista? ciao e commentami!